DA ZERO A UNO – Riassunto completo

Ciao,

Sono Giovanni, autore di questo blog e fondatore della pagina instagam Mr.Mind, appassionato di Motivazione e Crescita Personale.

In questo articolo ho cercato di sintetizzare il libro di Peter Thiel “da Zero a Uno“, cofondatore di PayPal e Palantir, ma anche investitore di centinaia di Start Up, tra cui Facebook e Space X.

“Questo libro offre idee completamente nuove e rinfrescanti su come creare valore nel mondo.”

Mark Zuckerberg, Facebook
Da zero a uno
Da zero a uno

INTRODUZIONE

Nel business ogni momento accade solo una volta, quindi se state copiando idee già realizzate ( Un Social Network, un Sistema Operativo, un Motore di Ricerca ) non state imparando nulla dai loro inventori.

Ovviamente è più facile copiare che creare qualcosa di nuovo, ma questo porterà il mondo da 1 a n, invece ogni volta che realizziamo qualcosa di nuova andiamo da 0 a 1.

Da qui il nome del testo.

Da Zero a Uno tratta di come costruire imprese che creano cose nuove.

Si basa su ciò che Peter Thiel, autore del testo, ha imparato in prima persona come cofondatore di PayPal e Palantir e come investire di diverse startup, comprese Facebook e SpaceX.

Questo testo non offre una formula per il successo, in quanto non può esistere, dato che ogni innovazione è nuova e unica, ma parla delle domande da porvi per avere successo nel business di creare cose nuove.

Non è quindi un manuale, ma un esercizio di pensiero.

RIASSUNTO

  • La sfida del futuro

Il futuro è l’insieme di tutti i momenti che devono ancora arrivare e a renderlo peculiare e importante è il fatto che il mondo apparirà diverso da oggi.

Nessuno può prevederlo, ma sappiamo due cose: sarà diverso e deve avere le sue radici nel mondo di oggi.

Quando pensiamo al futuro pensiamo in un domani fatto di progresso.

Il progresso può assumere una di queste due forme:

  • Progresso Orizzontale o Estensivo significa copiare le cose che funzionano e quindi passare da 1 a n.
  • Progresso Verticale o Intensivo significa fare cose nuove e quindi andare da Zero a Uno.

                                 

A livelli macro, il progresso orizzontale viene definito come globalizzazione, e la Cina è l’esempio numero 1 in questo, copiando tutto ciò che ha funzionato dagli Stati Uniti.

Invece il progresso verticale, da Zero a Uno, vince identificato come Tecnologia, dove la Silicon Valley ne è diventata la capitale.

Oggi la nostra sfida consiste nell’immaginare e creare nuove tecnologia che possano rendere il XXI secondo pi pacifico e prospero del XX.

La nuova tecnologia tende a venire da nuova imprese: le Startup.

Piccoli gruppi legati tra loro da un senso di missione missione comune, da un’idea originale che stanno cambiando il mondo in meglio.

Piccoli perché è difficile creare nuove cose in organizzazione troppo grandi e altrettante difficile farlo a soli.

  • Festeggiare come se fosse il 1999.

Il primo passo per pensare chiaramente è mettere in discussione quello che pensiamo sul passate.

Gli anni ’90 godono ancora oggi di una buona immagine, ricordandolo come un decennio prospero è ottimista.

Ma non è cosi!

Non dimentichiamoci le recessione degli Stati Uniti, i soldati morti a Mogadiscio, i posi di lavoro che si spostavano verso il Messico.

Il cambiamento vero avvenne nel settembre del 1998 con l’avvento delle Dot.com (.com), dove la Old Economy non riusciva ad affrontare le sfide della globalizzazione e quindi per creare un futuro migliore serviva qualcosa che funzionasse, fatta bene. La New Economy di Internet era l’unico modo per andare avanti.

La mania del Dot.com durò 18 mesi.

Fu una corsa all’oro nella Silicon Valley, girava denaro ovunque, gente che lasciava un lavoro ben pagato per creare una startup o entrare in una già avviata, l’irrazionalità divenne razionalità, dato che aggiungere .com al vostro nome poteva farvi raddoppiare il valore in una notte.

Ma nell’ottobre del 2002, quando il NASDAQ raggiunse il punto più basso a 1.114 punti, l’era della speranza nella ricchezza fu dichiarata chiusa, considerando il futuro come qualcosa di indefinito, dove la globalizzazione sostituì la tecnologia come speranza per il futuro.

  • Tutte le imprese felici sono diverse.

La vera domanda da porsi per creare un nuovo business è: Qual è l’impresa di valore che nessuno sta creando? È una domanda difficile, perché un’azienda può generare molto valore senza essere lei stessa di valore, ma non basta, deve essere capace di catturarne una parte per produrre profitto.

Esempio: Le compagnie aereo statunitensi nel 2012 avevano una tariffa media per passeggero di 178$ ma ci guadagnavano solo 0,37$ per passeggero.

Google ha incassato nel 2012 circa 50 miliardi di $ (contro i 160 delle compagnie aeree) trattenendo il 21% di profitto.

Le compagnie combattono tra loro, Google è “solo”.

Questa differenze viene spiegata utilizzando due termini: Concorrenza perfetta e Monopolio.

In un mercato concorrenziale il prezzo l ora il mercato, l’opposto è il monopolio dove l’impresa possiede il mercato e quindi stabilisce il prezzo.

Ovviamente esistono diversi modi di monopolizzare un mercato, ma a noi interessa il genere di impresa cosi brava a fare ciò che fa che nessun’altra può offrire un sostituto simile, come Google che è andata da Zero a Uno lasciando dietro Microsoft e Yahoo!.

Il monopolio è la condizione ideale di ogni business di successo, anche se viviamo in un mondo dinamico, dove è possibile inventare cose nuove e migliori.

  • L’ideologia della concorrenza.

Fin dai tempi della scuola, siamo ossessionati dalla concorrenza, grazie ai voti stessi che consentivano una misurazione precisa del grado di competitività di ogni studente, ma nel business è tutt’altra cosa.

Concorrenza significa spesso nessun profitto per nessuno e lotta per la sopravvivenza, è solo un concetto economico dove le imprese devono avere a che fare nel mercato.

Più combattiamo, meno guadagniamo!

I manager paragonano i business alla guerra, quando in realtà e la concorrenza a essere come la guerra, non il business; necessaria secondo l’opinione comune, in apparenza coraggiosa ma in realtà distruttiva.

Secondo Shakespeare, all’interno di una società, le persone sono ossessionati dagli avanzamenti di carriera e l’azienda dai concorrenti sul mercato. Nel ben mezzo di tutto ciò, la gente perde di vista ciò che conta e si concentra solo sui rivali.

Basti guarda la guerra fra Microsoft e Google, che fu pagata con il dominio di mercato con l’avvento di Apple.

La guerra è un affare costoso! Vincere è meglio che perdere, ma in una guerra che non vale la pena di combattere perdono tutti.

  • Il vantaggio dell’ultimo arrivato.

Il monopolio è un buon business solo se può durare nel futuro, dove il valore odierno dei un business è dato appunto dalla somma di tutto il denaro che sarà in grado di fare nel futuro.

Se vi concentrate sulla crescita a breve termine, vi sfugge la domanda più importante;

Questo business sarà ancora in circolazione tra un decennio?

Brand, scala, effetti di rete e tecnologia definiscono il monopolio di un business, ma per farlo funzionare bisogna scegliere con attenzione il mercato ed espanderlo in piena consapevolezza.

Bisogna iniziare in piccolo e monopolizzare questa fetta ristretta e specifica di mercato e solo dopo averlo dominato per bene, si può avviare una fase di espansione graduale a mercato correlati e leggermente più ampi.

Si dice che entrando per primi in un mercato, si può catturare in maniera significativa una quota di mercato, muoversi per primi deve essere una tattica, non un obiettivo.

In diversi casi è meglio arrivare per ultimi, realizzare l’ultimo importante sviluppo in uno specifico mercato e godersi i profitti monopolistici per anni, decenni.

Il business è come gli scacchi, “dovrete studiare prima di tutto il finale della partita”.

  • Non siete un biglietto della lotteria.

Il successo deriva dalla fortuna o dalle capacità?

Questa è una delle domande più controverse nel business. Centinaia di persone hanno lanciato business multimilionari, ma pochi, come Steve Jobs, Elon Musk, hanno creato diverse imprese multimiliardarie.

Purtroppo non esiste un modo per testare se sia stata fortuna o capacità dell’imprenditore, in quanto andrebbe data la stessa opportunità a diverse persone, ma ogni imprese parte in circostanze uniche, e solo una volta.

Però si può decidere se immaginare che il futuro assumerà una certa forma oppure trattarlo come confuso e incerto.

Considerandolo definito allora avrà senso comprenderlo in anticipo e lavorare per dargli una forma, altrimenti si rinuncerà al tentativo di padroneggiarlo e puntare sulla fortuna.

Per dare una forma al nostro futuro è importante dare la priorità alla progettazione sul caso, per esempio, la Apple ha pianificato ed eseguito piano pluriennali dettagliati per creare nuovi prodotti e distribuirli sul mercato in modo efficace, in quanto Jobs aveva compreso che si può cambiare il mondo attraverso una pianificazione accurata e non ascoltando i feedback o copiando i successi degli altri.

“Dobbiamo trovare la nostra strada per tornare a un futuro definito, non dobbiamo essere un biglietto della lotteria”

  • Seguite il denaro.

Il denaro produce denaro!

Questo capitolo mostra come la “legge di potenza”, chiamata così perché le equazioni esponenziali descrivono una distribuzione gravemente disuguale, diventa visibile quando seguite il denaro.

Fanno leva di questa legge alcune Venture Capitalist, che puntano ad identificare, finanziare e trarre profitto dalle imprese appena avviate secondo loro promettenti, dove raccolgono denaro dalle istituzione e dai ricchi, lo inglobano in un fondo e investono in imprese tecnologiche (Startup) che ritengono che aumenteranno di valore.

Un fondo di venture capital fa soldi quando le società nel portafoglio aumentano di valore e quindi vengono quotate in borsa oppure quando vengono acquistate da un’azione più grande.

La realtà però è che la maggior parte delle startup fallisce dopo poco, e i fondi con esse.

Il segreto più grande nel venture capital è che il miglior investimento di un fondo di successo è uguale o supera tutto il resto del fondo messo insieme, quindi si consiglia di investire solo in società che hanno il potenziale per rendere il valore dell’intero fondo, in questo modo si elimina una grande parte di possibili investimenti.

Anche i migliori investitori hanno portafoglio, ma quelli che comprendono la legge di potenza fanno meno investimenti possibile.

La vita però non è un investimento, e un imprenditore non può diversificare se stesso, mentre a scuola ci insegnano l’opposto, dove non ci insegnano a pensare secondo la legge di potenza, dove ogni lezione dura 50minuti indipendente dalla materia.

Dovreste concentravi su qualcosa in sui siete bravi, ma prima dovete considerare bene se avrà ancora valore in futuro.

  • Segreti.

Ognuna delle idee che oggi sono diventate famose e familiari, una volta erano sconosciute e insospettate.

Il pensiero controcorrente non ha senso a meno che il mondo non abbia ancora segreti da svelare, ovviamente ci sono molte che non comprendiamo, ma alcune risultano essere addirittura impossibile anche da immaginare; sono misteri piuttosto che segreti.

La maggior parte della gente si comporta come se non fossero rimasti segreti da scoprire!

Per esempio la geografia ormai non ha più segreti da svelare, una mappa non ha più spazi bianchi.

Se pensate che qualcosa di difficile sia impossibile, non inizierete mai a provarci, credere nei segreti è una verità difficile.

La grande verità è che ci sono ancora tantissimi segreti da scoprire, ma solo i ricercatori instancabili li sveleranno; c’è da lavorare nelle scienza, nella medicina, nell’ingegneria e nella tecnologia, però non potremo mai scoprire nessuno di questi segreti se prima non ci impegniamo a conoscerli e non forziamo noi stessi a guardare oltre.

Il miglior posto per cercare i segreti è dove nessun altro li sta cercando.

  • Fondazioni.

Ci sono alcune cose che ogni business deve fare nel modo giusto sin dall’inizio.

Un startup incasinata al momento della fondazione non può essere aggiustata, gli inizi sono speciali, sono diversi qualitativamente da tutto quello che viene dopo.

Le cattive decisione iniziali (scegliere partner sbagliati o assumere persone inadeguate) sono molto difficili da correggere una volta prese.

Quando date vita a qualcosa, la prima e più importante decisione è con chi farlo. Scegliere un cofondatore è come sposarsi, e un conflitto tra essi è terribile come un divorzio. L’ottimismo abbonda all’inizio come ogni relazione, ma se i fondatori sviluppano differenze enormi, la società ne subirà le conseguenze.

Non solo i fondatori, ma chiunque deve lavorare bene con gli altri nella vostra società, seguendo una struttura ben delineata per aiutare tutti a restare allineati nel lungo termine, altrimenti è molto difficile passare da 0 a 1.

Può bastare un solo elemento problematico a causarvi fastidio e mettere in pericolo il futuro della società.

Un altro elemento molto importante per il benessere della società è la retribuzione del suo CEO; una società ottiene tanti più risultati quanto meno viene pagato il suo CEO.

In nessun caso il CEO di una startup agli inizi, finanziata da venture capital, dovrebbe ricevere più di 150.000$ all’anno di stipendio, guadagnando oltre rischia di essere più un politico che un fondatore.

Una retribuzione alta spingerà il CEO a difendere il suo status quo insieme al salario, invece di lavorare per far emergere i problemi e impegnarsi a risolverli.

Esiste anche un altro modo per pagare salari elevati ovvero le quote di partecipazione; è una forma di retribuzione che può orientare le persona a creare maggior valore in futuro, in quanto maggior successo avrà la società, maggior valore avranno le quote.

  • I meccanismi della mafia.

In una startup, i dipendenti dovrebbero amare il proprio lavoro, dovrebbero apprezzare cosi tanto andare in ufficio da non guardare più l’orologio, sentendosi come a casa.

Dato che il vostro tempo è un asset molto prezioso, non andrebbe speso lavorando con persone che non si immaginano alcun futuro a lungo termine insieme, quindi perché lavorare con persone che non si piacciono nemmeno?

Questa è una domanda molto importante da porsi nel momento in cui vengono reclutati nuovi dipendenti, attività cruciale per ogni impresa che non dovrebbero mai essere affidata all’esterno.

Un’altra domanda più specifica per aiutarti a capire chi può far parte del team è: Perché qualcuno dovrebbe unirsi alla vostra impresa quando potrebbe lavorare in Google per più denaro e più prestigio?

Le uniche risposte corrette sono specifiche nella vostra organizzazione, quindi non le troverete in questo testo ma provate a spigare perché la vostra missione è imperativa, perché state facendo qualcosa di importante che nessun altro sta facendo.

Trovate qualcuno che è ugualmente ossessionate come voi della vostra stessa Vision, come PayPal, dove tutti erano ossessionati dalla creazione di una valuta digitale controllata dell’individuo e non dal governo, solo cosi una società funzionerà veramente.

  • Se lo realizzate, loro arriveranno?

Nella Silicon Valley gli ingegneri sono più inclini a costruire cose fenomenali che a venderli, i clienti però, non arrivano solo perché avete realizzato un prodotto, ma dovete fare che ciò accada, ed è più difficile di quanto sembri.

I nerd sono molto scettici riguardo la pubblicità e il marketing, ma la pubblicità è importante perché funziona.

Funziona sui nerd e funziona su di voi.

Potresti pensare di essere un’eccezione, che la pubblicità funzioni solo sugli altri, ma essa non esiste solo per farvi acquistare un prodotto immediatamente ma per imporvi sottili sensazioni che vi condurranno all’acquisto in un secondo momento.

Quindi se avete inventato qualcosa di nuovo senza aver pensato ad un modo efficace di vederlo, avete in mano un cattivo affare, aldilà di quanto sia buono più prodotto.

Vendite e distribuzioni eccellenti possono creare da sole un monopolio, anche in assenza di un prodotto differenziato, il contrario invece non è possibile.

Facebook e PayPal sono cresciuti grazie alla virilità, ogni volte che qualcuno condivide qualcosa o paga, invita naturalmente sempre più persone al network. Tutto ciò è veloce e a basso costo

In PayPal, acquisire clienti tramite banner pubblicitari si dimostro molto costoso, quindi utilizzarono un’altra strategia; Pagavano direttamente le persone per iscriversi al servizio.

Tutto ciò costava all’azienda 20 dollari a cliente, ma generava una crescita giornaliera del 7%, ciò significa che la base degli utilizzatori raddoppiava circa ogni 10 giorni.

  • L’uomo e la macchina.

Oggi, più di 1,5 miliardi di persone hanno accesso istantaneo alla conoscenza del momento utilizzando semplicemente un dispositivo tascabile, uno smartphone, che ha migliaia di volte la potenza computazionale dei computer che hanno guidato gli astronauti sulla luna.

I computer sono già abbastanza potenti da superare le persone in attività che pensavamo fossero tipicamente umane.

Pensando alla differenza tra computer e lavoratori umani, entrambi sono bravi in cose profondamente diverse; Gli uomini elaborano piani e prendono decisioni in situazioni complicate, a differenza dei computer che eccellono nell’elaborazione efficiente dei dati, ma non vanno in difficoltà nei giudizi fondamentali che sarebbero semplici per ogni essere umano.

I computer sono strumenti, non rivali.

La complementarità tra essi è la strada per costruire business di successo.

PayPal l’ha capito a metà del 2000, quando stava crescendo rapidamente, aveva il problema delle frodi sulle carte di credito, che visto le migliaia di transazioni al minuto, nessuno essere umano riusciva a controllarne la qualità.

Soluzione?

Max Levchin radunò un team d’élite di matematici per studiare i trasferimenti fraudolenti nel dettaglio, raccoglievano tutte le informazioni possibili e scrissero un software capace di identificare e cancellare automaticamente le transazioni fittizie in tempo reale.

Questo genere di simbiosi uomo-macchina ha consentito a PayPal di restare in affari.

Oppure LinkedIn, che ha deciso di trasformare il modo in cui i reclutatori facevano il proprio lavoro. Oggi, otre il 97% dei reclutatori negli USA utilizza LinkedIn, il suo potente motore di ricerca e i suoi figli per selezionare i candidati.

Se LinkedIn avesse tentato di rimpiazzare i reclutatori con un software, oggi non sarebbe un business.

A mano a mano che troviamo nuovi modi di utilizzare i computer, non solo diventeranno più bravi nel fare le cose che la gente già fa, ma ci aiuteranno a fare ciò che prima sembrava inimmaginabile.

  • Vedere verde.

Agli inizi del XXI secondo, erano tutti d’accordo che il prossimo investimento da fare sarebbe stata la Tecnologia Pulita, e cosi doveva essere; Smog, uragani, riscaldamento globale, inquinamento.


La gente si è data da fare, hanno avviato migliaia di startup basate su tecnologie ambientali e gli investitori ci hanno messo oltre 50 miliardi, cominciando così la ricerca per pulire il mondo.

Ma non ha funzionato. Perché?

E’ fallita perché ha trascurato le 7 domande a cui ogni business deve rispondere.

Se non avete delle buone risposte a queste domande, avrete molta sfortuna e il vostro business fallirà, se invece centrate la risposta a tutte e 7, avrete fortuna e otterrete il successo.

Tornando indietro di qualche rigo, il macro-bisogno di soluzioni energetiche è ancora reale, però un qualunque business di valore deve partire dall’individuare una nicchia e dal dominare il piccolo mercato.

Facebook ha iniziato come servizio per un solo campus universitario, il resto è storia.

Paradossalmente, la vera sfida per chi vuole investire nell’Energia 2.0 è pensare in piccolo.

  • Il paradosso dei fondatori.

Delle sei persone che hanno dato vita a PayPal, quattro hanno costruito bombe al liceo, cinque avevano 23 anni e tre erano fuggiti qui da paesi comunisti.

I fondatori di Startup sono tutte persone insolite? Quali sono i tratti di personalità che veramente contano in un fondatore?

Alcune persone sono forti, altre deboli, altre sono geni, altri ancora sono degli stupidi; la maggior parte però sta nel mezzo.

Di solito il ciclo inizia con persone insolite e finisce con persone che si comportano in modo strano e sembrano ancora più insolite.

Un esempio lo è Sir Richard Branson, miliardario fondatore di Virgin Group, che può essere descritto come un imprenditore nato; ha iniziato il suo primo business a 16 anni, ed a appena 22 anni ha fondato Virgin Records.

Tutta via altri aspetti della sua personalità sono meno naturali; l’acconciatura a criniera è il suo marchio di fabbrica, kit-surfing con modelle nude, cubetti di ghiaccio a forma della sua faccia.

Un altro esempio lo è Bill Gates, che incarna l’archetipo del fondatore; è stato contemporaneamente un emarginato nerd, impacciato e privo di titolo universitario e l’integrato più ricco al mondo.

Nel 2000 Microsoft Windows deteneva il 90% del mercato dei sistemi operativi.

In quell’anno un noto giornalista scrisse: “E’ più importante Bill Clinton o Bill Gates?” Aveva le giuste motivazione per chiedersi una domanda tale.

CONCLUSIONE

La lezione per il business è che abbiamo bisogno di fondatori, che dovremmo dimostrarci più tolleranti verso coloro che sembrano strani o estremi; abbiamo bisogno di individui insoliti per guidare le società oltre il semplice incrementalismo.

Non possiamo dare per scontato che il futuro sarà migliore, e questo significa che dobbiamo lavorare per crearlo oggi.

Appunto, il nostro compito oggi è trovare modi per creare cose nuove che renderanno il futuro non solo diverso, ma migliore: di andare da 0 a 1.

Il primo passo essenziale è pensare per conto nostro.

Solo vedendo il mondo come nuovo, fresco e strano come era per gli antichi che lo hanno visto per la prima volta, possiamo ricrearlo e preservarlo per il futuro.

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Alla prossima,

Giovanni

DA ZERO A UNO – Riassunto completo

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